lunedì

Fuori squadra? Ma siamo matti!

Video carino e buona musica con le interviste all'allenatore e ai ragazzi della squadra del centro diurno del reparto psichiatrico San Carlo, Milano

http://mrgiofelix.wordpress.com/2011/02/20/locomotiv-primaticcio-mes-que-un-club/

giovedì

Calcio e disagio psichico: la benefica normalità della fatica e del divertimento


La tavola rotonda del Quanta Village di Affori, a Milano (che ha preceduto il quadrangolare tra squadre di pazienti psichiatrici), ha dato voce a vari soggetti che gravitano attorno al mondo del calcio e del disagio mentale e pensano che lo sport sia uno strumento di crescita e riabilitazione. Una bella occasione per tutti per capitalizzare anche a livello di pensiero alcune intuizioni che l'attività sportiva fa invece mettere in pratica. In platea, oltre agli operatori, ai medici dei centri diurni e a qualche genitore, soprattutto i pazienti dei servizi psichiatrici.

Un genitore, un paziente-calciatore, un allenatore, uno psichiatra, il presidente di Uisp Lombardia, moderati da un consulente pedagogico, si sono confrontati su alcune questioni relative al come sfruttare al meglio gli effetti dello sport e in particolare:

-l'allenatore deve tutelare i propri pazienti-giocatori da sforzi eccessivi o deve spingere perché si migliorino?
-il gruppo, inteso come compagni di squadra, allenatore, arbitro, avversari, pubblico, è un limite o uno stimolo per uno di questi ragazzi?

Il genitore ha raccontato in generale degli effetti positivi che partecipare alla squadra del centro ha prodotto in suo figlio, Umberto e Alessandro, giocatore e allenatore, hanno sottolineato l'importanza di migliorarsi attraverso gli allenamenti e le partite e di come questo sia possibile soltanto trattando i ragazzi senza troppe cautele e attenzioni alle fatiche individuali, "come dei giocatori normali" a cui va spiegato il giusto movimento tecnico e tattico e stimolandoli a correre.

"I ragazzi vanno motivati a far emergere le loro qualità" ha detto il dottor Biffi del dipartimento San Carlo. "L'altruismo, lo spirito di sacrificio, se l'allenatore sa tirarli fuori permette ai ragazzi di star meglio nella vita", trovando quindi un nesso tra le risorse che si mettono in atto nello sport, in particolare in quello di squadra, e quelle che si impiegano nella vita di tutti i giorni.

Un accento diverso ha messo Paolo della Tommasa presidente Uisp Lombardia, che ha indicato tra le abilità principali dell'allenatore quella di conservare la dimensione del divertimento e del gioco all'interno delle sfide e in generale della competizione. "Voglio proporre nel nostro campionato una classifica del gradimento delle partite in base al divertimento", in contrapposizione all'ossessione per la vittoria cui si assiste in molte partite giovanili e a cui i genitori contribuiscono notevolmente con le loro esortazioni da bordo campo.

Il gruppo e le sue potenzialità sono stati al centro della maggior parte degli interventi.

"La tensione in gruppo si smorza" ha aggiunto Umberto, "e comunque è meglio confrontarsi con avversari forti, anche se ti intimoriscono, perché si impara di più".

"Creare un gruppo è l'obiettivo che ci siamo dati introducendo il ritiro estivo, il che ha comportato per i ragazzi lo staccarsi dalle famiglie e dalle abitudini. Ha funzionato, è stata una scommessa vinta" ha detto il mister Alessandro.

"Giocare con altri e contro altri ragazzi può generare ansia" sostiene il dottor Biffi, "così come affrontare una sconfitta e dover ripartire, sono occasioni per rafforzarsi su questi aspetti che la competizione offre". E su questa linea si è espresso nel suo secondo intervento anche il presidente Uisp che ha sottolineato l'analogia tra regole sul campo da gioco e nella quotidianità, aggiungendo l'importanza che un allenatore-educatore sappia far trovar soddisfazione anche nelle sconfitte.

"Lo sport di squadra è anche un po' teatro, assegna a ognuno un ruolo e lo obbliga a delle responsabilità ben precise legate a quel ruolo, un ruolo anche al di fuori dal campo e comunque sociale", interviene un educatore dalla platea.

Sport metafora della vita e allenatore parente stretto dell'educatore, questo in sintesi il messaggio che esce dalla tavola rotonda e che i ragazzi si sono portati sul campo, dove in azione a quel punto entravano i loro corpi. Come a dire che dopo la teoria subentrava la pratica, fatta di essenzialità e rapidità, poco tempo per pensare, idee chiare e molto istinto per agire. Anche qui sta il segreto del successo dello sport come strumento di benessere e anche di apprendimento, nella sua semplicità e fisicità. Anche per chi è portatore di una sofferenza mentale.



lunedì

ALLENAREDUCARE ALLA TAVOLA ROTONDA E AL QUADRANGOLARE DI AFFORI

DOMANI POMERIGGIO PARTECIPERO', IN VESTE DI MODERATORE, ALLA TAVOLA ROTONDA SU SPORT E DISAGIO PSICHICO CHE PRECEDERA' IL QUADRANGOLARE TRA SQUADRE DI PAZIENTI PSICHIATRICI CHE VEDETE SOTTO. UNA BELLISSIMA OCCASIONE PER UN CONFRONTO SU TEMI COME GRUPPO, COMPETIZIONE, RUOLO DELL'ALLENATORE, VISTI ALLA LUCE DI QUESTA PROBLEMATICA.
SUL BLOG SEGUIRANNO SICURAMENTE COMMENTI AL DIBATTITO E INTERVISTE AD ALLENATORI E GIOCATORI.



Martedì 8 maggio 2012 si sfideranno per un quadrangolare presso il Quanta Village di Via Assietta:


Real Affori


Global Sport Lario

Locomotiv Primaticcio


Assietta United


Programma della giornata:

Ore 14.00 – 15.30

Tavola rotonda presso Sala Conferenze Quanta Village

SPORT, GRUPPO E AGONISMO COME POSSIBILI STRUMENTI ALLA BASE DEL PERCORSO RIABILITATIVO”

Relatori:

DOTT. GIUSEPPE BIFFI

Direttore Dipartimentimento Salute Mentale dell'Azienda Ospedaliera San Carlo Borromeo

PAOLO DELLA TOMMASA

Presidente Regionale UISP

CESARE POSCA

Peer Supporter Global Sport Lario

ALESSANDRO MADELLA e ANDREA SANTAMBROGIO

Allenatori volontari Locomotiv Primaticcio


Moderatore:

Dott. Luca Franchini

Consulente Pedagogico

Ore 16.00 – 18.00

SI GIOCA !

Ore 18.30

Premiazione e Aperitivo

Via Assietta 38 c/o CRM e CPM dell'Azienda Ospedaliera San Carlo Borromeo


Dipartimento di Salute Mentale

A.O. Ospedale San Carlo Borromeo


Rinfresco offerto in collaborazione con i Gruppi Cucina

delle UOP del Dipartimento di Salute Mentale